VIAREGGIO. “Il tema della sicurezza riguarda e coinvolge l’intera città e tutti i cittadini, le famiglie e le imprese di Viareggio e di Torre del Lago Puccini. Il razzismo non c’entra nulla: qui si tratta di ordine pubblico”. Lo afferma il candidato sindaco Massimiliano Baldini.

“L’arrivo e la presenza spropositata di extracomunitari sul territorio italiano come a Viareggio, che non lavorano, vivono di espedienti e sono facile preda della criminalità organizzata non è più gestibile, né sopportabile e questo concetto è chiaro e conosciuto da tutti. La gravità della situazione è tale che anche le persone più moderate e più tolleranti non ne possono più di subire furti, danni, di assistere allo spaccio alla luce del sole e di aver paura quando si rientra a casa la sera, magari con l’incasso o lo stipendio in tasca.

“Se sarà il sindaco di Viareggio mi opporrò con ogni mezzo affinché il Governo non ci scarichi a casa nostra i frutti di una politica di accoglienza scellerata ed incontrollata. A Viareggio ed a Torre del Lago non ne vogliamo più di questi problemi perché siamo tutti stufi di non essere più padroni in casa nostra.

“La storia del razzismo è una bufala voluta da una certa sinistra, ferma ancora agli anni Settanta, che ci campa ideologicamente e di qualcun altro che magari, come è successo altrove, con questi migranti pensa di farci gli affari e di guadagnarci. Siamo arrivati al punto che se difendi i diritti degli italiani e dei viareggini ti tacciano di razzista, ma siamo matti?

“Cittadini, viareggini e torrelaghesi, alziamo la voce affinché i soldi pubblici siano usati per aiutare gli italiani a trovare un lavoro, ad avere una casa, ad avere più Forze dell’Ordine, a godere di una città più sicura e più decorosa e non a mantenere questa povera gente che deve imparare a costruirsi un futuro nel proprio Paese dove è nata e dove ha il diritto di stare secondo le proprie usanze e le proprie leggi”.

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